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Le Decisiones : Analisi dell’opera di Vincenzo de Franchis
Per il valore pratico che
ebbe se ne fecero numerosi edizioni[1].
Fu commentata con apposite pubblicazioni da O. Visconti di Giffoni, da G.
Novario e da P. Roizio di Torino. Abbiamo analizzato l’edizione di Venezia del
1616, del tipografo Giunta.
L’opera in 4° conta 260
pagine, escluse le aggiunte Additiones composte da Flavio Amendola.
L’opera č dedicata a Re
Filippo II. De Franchis ricorda al sovrano l’opera di Parafamus de Ribera Alcalanorum
Dux, don Pedro Afān de Ribera Duca di Alcalā (detto Perafān), a capo dello
stato napolitano dal 1559 al ’71. Segue l’elenco alfabetico dei cāpita,
ed a questo l’indice assai esteso copiosissimus, di argomenti e parole rerum
ac verborum. Ben 64 pagine.
Il riassunto che presento
in appendice era necessario per dare un’idea anche sommaria del contenuto
dell’opera, in quanto, riportando le prime parole della decisione, non si dā
per niente conoscenza di quel che tratta. Logicamente so di non aver
sintetizzato in poche parole un complesso e vario argomento. Ho cercato di
riflettere l’essenza e qualche aspetto tipico.
Le 530 Decisioni risultano
raggruppate in tre parti: la prima da foglio
Di ogni causa dā il
sommario numerato ed a questo segue una estesa Decisione nella quale viene
citata la causa specifica.
***
Non appare dall’opera al riunione delle Decisioni
secondo le varie suddivisioni del Diritto. Perfino nella stessa sentenza si
passa da norme di Diritto feudale al Diritto privato o penale. Non č neanche
una composizione organica e completa. Appare come un’enciclopedia, i cui
articoli non derivano da teorie ma da esigenza pratica del giorno.
Quando e perché fu scritta?
Primo dubbio č se siano tutte sue. Alla fine della
prima parte scrive: Decisionum, S. R. Consilii Neap.ni a V. de Franchis
eiusdem Consilii consiliarii collectarum. Dunque sembra che le abbia solo
raccolte.
Dalla dedica si apprende che impiegō quindici anni,
e che scrisse esortato e consigliato dai colleghi a pubblicare. Sembra che
derivi da appunti presi ogni giorno. E infatti nella Decisiones 414 asserisce:
“…hodie die Sabbati 14 Julii 1590…” Resterebbe solo una successione di tempo,
che perō neanche c’č poiché la Decisione 373, anteriore alla precedente, fu
emanata dopo il 10 Febbraio 1596.
La ragione č chiarita nella dedica: porre in
evidenza quanto deriva dalla legge regia (i moderni direbbero dallo Stato), e
quanto dalla legge locale.
Vincenzo de
Franchis Home page
[1]
Le edizioni si susseguirono cosė: